Gestire il diabete 1 durante una malattia

Gestire il Diabete tipo 1 durante una malattia

Ammalarsi non è mai divertente ma per le persone con diabete tipo 1 questo può comportare ulteriori problemi. In generale, quando ci si ammala, il corpo è sotto stress, sia mentale che fisico: è un meccanismo di difesa del corpo per combattere le malattie e le infezioni. Questo provoca il rilascio di una maggiore quantità di glucosio nel sangue e, quindi, un aumento dei livelli di glicemia nella persona diabetica. Alcune malattie causano il problema opposto: può capitare di essere inappetenti o avere sintomi di nausea o vomito e, assumendo la stessa quantità di insulina prevista dalla propria terapia, il rischio è che la glicemia possa scendere sotto la soglia target.

Poiché non si può essere sicuri di come la malattia influenzerà la glicemia, è importante prendere alcune precauzioni:

  • Controllare spesso i livelli di zucchero nel sangue

L’impatto della malattia sui livelli di zuccheri nel sangue dipende dal tipo di malattia. Ad esempio, una malattia virale come il raffreddore potrebbe non aver alcun effetto sulla glicemia. Dato che questa può essere molto imprevedibile quando si è malati, è fondamentale monitorarla attentamente e più spesso del solito. Senza alcun ausilio (sensori CGM per il monitoraggio continuo della glicemia), questo implica ripetere i test ogni 2-4h con l’utilizzo di un glucometro.

  • Controllare i livelli di chetoni

L’accoppiata iperglicemia e livelli alti di chetoni può provocare sintomi come vomito, nausea, poliuria, stato confusionale, respiro difficoltoso. Tutti questi sono alcuni dei sintomi della chetoacidosi diabetica. Per questo è fondamentale misurare i chetoni quando si è malati e monitorarne i livelli.

  • Adeguare la terapia insulinica secondo necessità

Anche in caso di inappetenza o vomito, fare l’insulina è fondamentale. A meno che il medico non dica di apportare delle modifiche, occorre continuare la propria terapia per il diabete. Questo perché il fegato produce glucosio e lo rilascia nel sangue, anche se si mangia meno del solito o si è sdraiati a letto! Ovviamente, la gestione ‘automatica’ o ‘semi automatica’ dei moderni microinfusori aiuta in questi casi ma non può comunque sostituire il medico né evitare un monitoraggio continuo da parte della persona diabetica e malata.

  • Fare attenzione a nausea e vomito

A volte la nausea e il vomito sono sintomi della malattia (infezioni gastrointestinali come l’influenza, per esempio) ma altre volte possono essere dovuti a una chetoacidosi diabetica. Infatti, i sintomi della chetoacidosi diabetica includono sete eccessiva, nausea, vomito, stanchezza, difficoltà a respirare, alito fruttato. Se la glicemia è alta e ci sono sintomi di chetoacidosi diabetica, occorre consultare il proprio medico curante o diabetologo in modo da prendere i dovuti provvedimenti.

  • Prevenire la disidratazione

È fondamentale bere molto, anche in presenza di nausea o vomito. Il medico curante può consigliare la quantità di liquidi da assumere e che possono aiutare sia a gestire la malattia che i livelli di zuccheri nel sangue. Rimanere ben idratati è fondamentale, soprattutto quando sono presenti i chetoni in quanto bere può aiutare a eliminarli.

 

Ogni volta che hai domande o dubbi, il medico è l’unico in grado di aiutarti! 

 

Fonti:

  1. https://kidshealth.org/en/teens/diabetes-sick.html, Handling Diabetes When You’re Sick
  2. https://www.jdrf.org/t1d-resources/living-with-t1d/t1d-and-flu, Type 1 Diabetes And The Flu (And Other Illnesses)
  3. https://www.cdc.gov/diabetes/managing/flu-sick-days.html, Managing Sick Days
  4. https://www.diabetes.ie/living-with-diabetes/living-type-1/managing-diabetes/managing-diabetes-illness, MANAGING DIABETES DURING AN ILLNESS

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