Insulina e boli

Insulina e boli

Dal libro Conta con il leone:

Una volta che conoscete il contenuto di carboidrati del pasto che vi state accingendo a mangiare, non resta altro da fare che stabilire di quanta insulina avrete bisogno e procedere alla sua somministrazione. Perché il conteggio dei carboidrati funzioni, è però necessario fare alcune precisazioni. Il metodo funziona sia per coloro che fanno le iniezioni tradizionali, sia per chi utilizza un microinfusore. Dove sta la differenza allora? La prima differenza è che i microinfusori sono dotati di un software, chiamato appunto calcolatore di bolo, che dati alcuni parametri personalizzabili per ciascun paziente, lo assiste nel calcolo della dose più corretta. 

Su questo versante si deve registrare la commercializzazione di un paio di strumenti che possono dare un aiuto anche a chi è in terapia iniettiva. La seconda grossa, e forse ancor più sostanziale, differenza è la possibilità con il microinfusore di fare boli diversi: semplice, a onda quadra, a onda doppia, che i pazienti in terapia iniettiva non possono purtroppo fare. Il calcolatore di boli è una delle funzioni avanzate dei microinfusori di ultima generazione, che permette, come abbiamo detto, di calcolare la dose ideale di insulina necessaria per mantenere un profilo glicemico nella norma (80-160 mg/dl) nelle ore successive al pasto/spuntino. Permette, inoltre, di calcolare la dose insulinica di correzione in caso di iperglicemia. Tale funzione risulta essere molto comoda, in quanto permette di ottenere in modo rapido e accurato la dose insulinica migliore, semplificando così i complicati calcoli altrimenti necessari per la stima dei boli. 

Chi utilizza il calcolatore di boli con regolarità, fa in genere meno boli di correzione rispetto a chi non lo usa, e le sue glicemie sono più stabili. Anche le ipoglicemie si riducono, limitando la necessità di assumere carboidrati extra per le correzioni. Il microinfusore, poi, permette di conoscere la quantità di insulina ancora attiva in quel momento, limitando il rischio di fare eccessivi boli di insulina con sovrapposizione delle curve di azione.

La condizione ideale prevede che la glicemia sia nel range di normalità (possiamo considerare un intervallo che va da 80 mg/dl a 160 mg/dl). In questo caso il calcolatore di bolo ha le sue performance migliori. Tutte le volte, invece, che la glicemia preprandiale fosse in un range diverso (ipoglicemia o iperglicemia) è importante prima correggere la situazione glicemica e solo in seguito procedere all’esecuzione del bolo e consumare il pasto. In particolare, se il valore è basso si deve procedere a correggere l’ipoglicemia, che va ricontrollata dopo 30 min e solo allora si può procedere a somministrare il bolo. 

La glicemia va corretta secondo le indicazioni del proprio medico senza però iniziare il pasto, perché pur partendo da un valore basso, iniettando il bolo a metà del pasto o alla fine si assiste sempre ad un rialzo glicemico, spesso oltre i 200 mg/dl. Lo stesso vale nella situazione opposta, l’iperglicemia. Prima va effettuata la correzione e solo dopo 20-30 min va eseguito il bolo per il pasto. Iniettare contemporaneamente bolo di correzione e bolo per il pasto, pur aspettando 20-30 min porta a rialzi anche importanti (spesso proporzionali al valore di partenza) nelle due ore successive al pasto. Il tempo di somministrazione del bolo, infine, è un aspetto fondamentale. 

Partendo da un valore di glicemia nel range di normalità si devono attendere 15 min circa fra il bolo e l’inizio del pasto; più alto sarà il valore di glicemia preprandiale, maggiore sarà il tempo che è necessario attendere, come è possibile vedere nella tabella seguente.

Nota Bene

Se vuoi seguirmi nel conteggio dei carboidrati è doveroso per me e giusto per te che tu conosca, almeno, le fonti e i riferimenti utilizzati per scrivere gli articoli.
A questo link troverai tutti i dettagli.

 

 

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