Quando eravamo piccole la nonna ci cucinava spesso la cioccolata calda e sembrava facesse le magie. Per me solo le bustine del Ciobar potevano trasformarsi da polvere in cioccolata calda e densa! Ma lei, con i soliti ingredienti a occhio (o a sentimento) ci riusciva! 😀 Sì maa… la ricetta? Booo… “Un po’ di latte, un po’ di cacao e un po’di farina e mescola, poi ti regoli” – forse mi avrebbe risposto così stasera!
Sarà la quarantena ma avevo proprio nostalgia di mia nonna e della cioccolata calda. La sua sarebbe stata sicuramente più buona ma anche io stasera ho fatto la magia come lei. 😆  Non avendo del latte, ho usato un infuso alla cannella e così, con un po’ di cacao amaro e un po’ di amido di mais ho ottenuto anche io la mia cioccolata calda #senzalatte #senzaglutine e #senzazucchero.

1. Preparate l’infuso scegliendo il gusto che preferite. Io ho usato uno a base di cannella ma potreste optare per un infuso con aroma arancia, per esempio. Trascorso il tempo necessario, misurate 250 ml di liquido. Un’altra alternativa all’infuso è un latte vegetale del gusto che più vi piace.
2. In un pentolino versate tutti gli ingredienti secchi setacciati: il cacao amaro, l’amido di mais e la cannella in polvere. Mescolateli fino a quando non sono ben combinati e la miscela è omogenea.
3. Aggiungete anche lo sciroppo d’agave e amalgamate bene il tutto con una frusta a mano.
4. Versate l’infuso a filo nel pentolino mescolando energicamente senza formare grumi.
5. Quando gli ingredienti secchi saranno completamente sciolti, mettete il pentolino sul fuoco e mescolate continuamente con un cucchiaio di legno.
6. Portate a bollore e continuate a mescolare abbassando la fiamma al minimo. Quando sarete soddisfatti della consistenza della cioccolata calda allora spegnete il fuoco e versate nelle tazze.
7. Eventualmente aggiungete delle gocce di aroma vaniglia oppure scorzette d’arance o una spolverata di cannella.

Ho preparato per voi una comoda tabella contenente i valori nutrizionali dei singoli ingredienti e del totale. I conti sono sia per 100gr di prodotto sia per porzione.
Cliccate sulla tabella per ingrandire l’immagine.

Se vuoi saperne di più sul conteggio dei carboidrati (CHO), clicca qui.

Scopri in questo articolo le tre fasi per l’apprendimento del conteggio dei carboidrati e perché è utile nella gestione del diabete.

A questo punto, ti sarà d’aiuto leggere un esempio concreto sul conteggio dei carboidrati in modo da familiarizzare con i calcoli che seguono.

Per una porzione di alimento, quanti grammi di CHO ci sono? E quanta insulina devo fare?

Una tazza di cioccolata calda senza latte e senza zucchero con un infuso zero carboidrati contiene solo 16,27 gr di CHO. Per ottenere la quantità di insulina da fare è sufficiente dividire la quantità di CHO totali per il rapporto I/CHO. 

Anna

Matematica per passione, consulente per dovere, pasticciona per vocazione: mi chiamo Anna, classe 1988, laureata in Matematica, di origini campane, fortemente legata alle mie origini e alla mia famiglia a cui devo la passione per la cucina, sempre vissuta come momento di condivisione e manifestazione d’affetto. Sono diabetica da quando avevo 16 anni con terapia insulinica e dal 2009 con microinfusore, uno strumento straordinario che ha cambiato la mia vita. Matematica in Cucina è nato con questo intento: condividere con tutti, diabetico o non, a dieta o non, sportivo o non, la vita da diabetico, da ogni punto di vista. Nel blog parlo di diabete, di sport e di salute ma soprattutto ci sono le mie ricette, ovvero quelle che si adattano alla mia vita, quelle che preparo velocemente per la pausa pranzo, tante ricette semplici, con poco condimento ma molte spezie, tantissime “ricette senza” alla ricerca di nuovi piatti gustosi ma salutari con cui potermi coccolare. In ogni ricetta scrivo sia le tabelle nutrizionali, utili per tutti, sia una simulazione del conteggio dei carboidrati (secondo i settaggi del mio microinfusore) per chi vuole utilizzarlo per la gestione del diabete ma non sa come fare perché lo trova complicato.